domenica 20 maggio 2012

Il Papa: Cari amici, l’Ascensione ci dice che in Cristo la nostra umanità è portata alle altezze di Dio; così, ogni volta che preghiamo, la terra si congiunge al Cielo. E come l’incenso, bruciando, fa salire in alto il suo fumo, così, quando innalziamo al Signore la nostra fervida e fiduciosa preghiera in Cristo, essa attraversa i cieli e raggiunge Dio stesso, viene da Lui ascoltata ed esaudita



Messaggio del Papa per la 46a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali: "Silenzio e Parola: cammino di evangelizzazione"


REGINA COELI: AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA


Il Papa: “Preghiamo per Melissa vittima innocente di una brutale violenza”

Il Papa: i cattolici cinesi siano fedeli alla Chiesa e vivano con coerenza la loro fede (AsiaNews)

Il Papa: "Quello di ieri a Brindisi è un vile attentato". "Sono vicino alle persone colpite dal terremoto in Emilia Romagna" (Tg1)

Il Papa ricorda la strage di Brindisi: «Prego per i feriti e specialmente per la giovane Melissa» (Corriere)
 

LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DEL REGINA CÆLI , 20.05.2012

Alle ore 12 di oggi, il Santo Padre Benedetto XVI si affaccia alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare il Regina Cæli con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro. Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana del tempo pasquale:

PRIMA DEL REGINA CÆLI

Cari fratelli e sorelle! 


Quaranta giorni dopo la Risurrezione – secondo il Libro degli Atti degli Apostoli – Gesù ascese al Cielo, cioè ritornò al Padre, dal quale era stato mandato nel mondo. In molti Paesi questo mistero viene celebrato non il giovedì, ma oggi, la domenica seguente. 
L’Ascensione del Signore segna il compiersi della salvezza iniziata con l’Incarnazione. Dopo avere istruito per l’ultima volta i suoi discepoli, Gesù sale al cielo (cfr Mc 16,19).
Egli, però, «non si è separato dalla nostra condizione» (cfr Prefazio); infatti, nella sua umanità, ha assunto con sé gli uomini nell’intimità del Padre e così ha rivelato la destinazione finale del nostro pellegrinaggio terreno. Come per noi è disceso dal Cielo, e per noi ha patito ed è morto sulla croce, così per noi è risorto ed è risalito a Dio, che perciò non è più lontano. San Leone Magno spiega che con questo mistero «viene proclamata non solo l’immortalità dell’anima, ma anche quella della carne. Oggi, infatti, non solo siamo confermati possessori del paradiso, ma siamo anche penetrati in Cristo nelle altezze dei cieli» (De Ascensione Domini, Tractatus 73, 2.4: CCL 138 A, 451.453). 
Per questo i discepoli, quando videro il Maestro sollevarsi da terra e innalzarsi verso l’alto, non furono presi dallo sconforto, come si potrebbe pensare; anzi, provarono una grande gioia e si sentirono spinti a proclamare la vittoria di Cristo sulla morte (cfr Mc 16,20). E il Signore risorto operava con loro, distribuendo a ciascuno un carisma proprio. Lo scrive ancora san Paolo: «Ha distribuito doni agli uomini … ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri … allo scopo di edificare il corpo di Cristo … fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo» (Ef 4,8.11-13).
Cari amici, l’Ascensione ci dice che in Cristo la nostra umanità è portata alle altezze di Dio; così, ogni volta che preghiamo, la terra si congiunge al Cielo. E come l’incenso, bruciando, fa salire in alto il suo fumo, così, quando innalziamo al Signore la nostra fervida e fiduciosa preghiera in Cristo, essa attraversa i cieli e raggiunge Dio stesso, viene da Lui ascoltata ed esaudita. 
Nella celebre opera di san Giovanni della Croce, Salita del Monte Carmelo, leggiamo che «per vedere realizzati i desideri del nostro cuore, non v’è modo migliore che porre la forza della nostra preghiera in ciò che più piace a Dio. Allora, Egli non ci darà soltanto quanto gli chiediamo, cioè la salvezza, ma anche quanto Egli vede sia conveniente e buono per noi, anche se non glielo chiediamo» (Libro III, cap. 44, 2, Roma 1991, 335).
Supplichiamo infine la Vergine Maria, perché ci aiuti a contemplare i beni celesti, che il Signore ci promette, e a diventare testimoni sempre più credibili della sua Resurrezione, della vera vita.


DOPO IL REGINA CÆLI

Cari fratelli e sorelle!

Si celebra oggi la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, sul tema «Silenzio e Parola: cammino di evangelizzazione». Il silenzio è parte integrante della comunicazione, è un luogo privilegiato per l’incontro con la Parola di Dio e con i nostri fratelli e sorelle. Invito tutti a pregare affinché la comunicazione, in ogni sua forma, serva sempre ad instaurare con il prossimo un dialogo autentico, fondato sul rispetto reciproco, sull’ascolto e la condivisione.

Giovedì, 24 maggio, è giorno dedicato alla memoria liturgica della Beata Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani, venerata con grande devozione nel Santuario di Sheshan a Shanghai: ci uniamo in preghiera con tutti i cattolici che sono in Cina, perché annuncino con umiltà e con gioia Cristo morto e risorto, siano fedeli alla sua Chiesa e al Successore di Pietro e vivano la quotidianità in modo coerente con la fede che professano. Maria, Vergine fedele, sostenga il cammino dei cattolici cinesi, renda la loro preghiera sempre più intensa e preziosa agli occhi del Signore, e faccia crescere l’affetto e la partecipazione della Chiesa universale al cammino della Chiesa che è in Cina.

Rivolgo un cordiale saluto alle migliaia di aderenti al Movimento per la Vita italiano, riuniti in Aula Paolo VI. Cari amici, il vostro Movimento si è sempre impegnato a difendere la vita umana, secondo gli insegnamenti della Chiesa. In questa linea avete annunciato una nuova iniziativa chiamata «Uno di noi», per sostenere la dignità e diritti di ogni essere umano fin dal concepimento. Vi incoraggio e vi esorto ad essere sempre testimoni e costruttori della cultura della vita.

Je suis heureux de vous saluer chers pèlerins francophones, en particulier les jeunes de la paroisse Saint Étienne d’Ohain, en Belgique, et leurs accompagnateurs. En ce dimanche où, en Italie et dans de nombreux pays, est célébrée la solennité de l’Ascension, je vous invite à demeurer enracinés dans le Christ. Car nous ne pouvons pas l’annoncer si nous ne vivons pas pleinement de sa vie. Je prie pour tous ceux qui, en ces jours, reçoivent le Sacrement de Confirmation : que l’Esprit-Saint les accompagne et les fortifie. Que la Vierge Marie, Mère des croyants, nous protège de son amour maternel ! Bon dimanche !

I greet all the English-speaking pilgrims and visitors here today. Jesus tells us in the Gospel that he has come so that his joy may be fulfilled in us. Let us ask the Virgin Mary to obtain for us a deeper faith in her Son, so that we may live to the full the spiritual joy which he wills for us. Upon all of you I invoke God’s abundant blessings.

Ein herzliches „Grüß Gott" sage ich den Pilgern und Besuchern deutscher Sprache. In den neun Tagen zwischen Christi Himmelfahrt und dem Pfingstfest hält die Kirche die sogenannte Pfingstnovene. Die Apostel, so berichtet die Schrift, blieben ständig im Abendmahlssaal und verharrten einmütig im Gebet. Nach ihrem Beispiel bittet die Kirche bis Pfingsten um die Herabkunft des Heiligen Geistes. In dieses große Beten der Kirche können wir uns einbinden und mit einem Heilig-Geist-Gebet oder dem Rosenkranz diese verwandelnde Kraft von oben, den Tröster Geist, erbitten, damit er unsere Freude im Glauben stärke und unsere Liebe groß werden lasse. Gott segne euch alle.

Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española que participan en esta oración mariana, así como a los que se unen a la misma a través de los medios de comunicación social. Invito a todos a perseverar junto con la Virgen María, Madre de Dios y Madre nuestra, en ferviente oración, para que la fuerza divina del Espíritu Santo haga morada en nosotros, y podamos así cumplir fielmente la voluntad del Señor, dando testimonio de su Evangelio con nuestra palabra y modo de obrar. Muchas gracias y feliz domingo.

Saúdo os peregrinos de língua portuguesa, em particular o grupo brasileiro da paróquia Nossa Senhora Aparecida de Piabetá, a quem agradeço o apoio espiritual e material que dão ao meu serviço de Sucessor de Pedro. Sobre todos invoco os dons do Espírito Santo, para serem verdadeiros discípulos de Jesus Cristo, fazendo jorrar a sua Vida no meio das respectivas famílias e comunidades, que de coração abençôo.

Pozdrawiam serdecznie Polaków. Wniebowstąpienie Pańskie, które dzisiaj obchodzimy, kieruje naszą myśl ku Chrystusowi, który powraca do domu Ojca, by przygotować nam miejsce i kiedyś zabrać nas do siebie (por. J 14,2-3). Niech ta prawda pomaga nam w odnajdywaniu celu i sensu naszego życia, w pełnieniu obowiązków i włączaniu się w budowanie „cywilizacji miłości". Z serca wam błogosławię.

[Saluto cordialmente i Polacchi. L’Ascensione del Signore che festeggiamo oggi ci fa rivolgere il nostro pensiero a Cristo, il quale ritorna alla casa del Padre per prepararci un posto e, un giorno, prenderci con sé (cfr Gv 14,2-3). Questa verità ci aiuti a trovare lo scopo e il senso della vita, dedicandoci agli impegni e indirizzandoci a costruire la "civiltà d’amore". Vi benedico di cuore.]

Saluto infine con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare il grande gruppo dei ragazzi della Cresima dell’arcidiocesi di Genova. Cari ragazzi, lo Spirito Santo sia sempre la vostra guida, perché siate veri discepoli e testimoni di Gesù. Saluto i fedeli venuti da Montoro Superiore, Setteville di Guidonia, Brindisi e Sava; l’associazione «Amici di Edo» di Pizzighettone; i partecipanti al convegno sul Catechismo della Chiesa Cattolica e i rappresentanti del Consorzio Greenvision che collaborano con l’Ospedale «Bambino Gesù» per la prevenzione e la cura delle malattie degli occhi.

Saluto le varie scolaresche, e qui oggi devo purtroppo ricordare le ragazze e i ragazzi della scuola di Brindisi, coinvolti ieri in un vile attentato. Preghiamo insieme per i feriti, tra cui alcuni gravi, e specialmente per la giovane Melissa, vittima innocente di una brutale violenza e per i suoi familiari, che sono nel dolore. 

Il mio affettuoso pensiero va anche alle care popolazioni dell’Emilia Romagna colpite poche ore fa da un terremoto. Sono spiritualmente vicino alle persone provate da questa calamità: imploriamo da Dio la misericordia per quanti sono morti e il sollievo nella sofferenza per i feriti.

A tutti auguro una buona domenica.

© Copyright 2012 - Libreria Editrice Vaticana

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