mercoledì 19 agosto 2009

Il Papa:"Anche oggi si avverte la necessità che i sacerdoti testimonino l’infinita misericordia di Dio con una vita tutta "conquistata" dal Cristo..."


ANNO SACERDOTALE (19 GIUGNO 2009-19 GIUGNO 2010): LO SPECIALE DEL BLOG

OMELIE, DISCORSI, MESSAGGI E TESTI DEL SANTO PADRE SUI SACERDOTI E L'ANNO SACERDOTALE

CATECHESI DEDICATE DAL SANTO PADRE ALL'ANNO SACERDOTALE

UDIENZA GENERALE: AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA

VIDEO INTEGRALE SU BENEDICT XVI.TV

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SERVIZIO DI THE VATICAN

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L’UDIENZA GENERALE, 19.08.2009

Alle ore 10.30 di oggi il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per incontrare i fedeli ed i pellegrini convenuti per l’Udienza Generale del mercoledì.
Nel discorso in lingua italiana, il Papa - nel contesto dell'Anno Sacerdotale - ha trattato il tema: "San Giovanni Eudes e la formazione del clero", ricorrendo proprio oggi la memoria liturgica del santo francese.
Dopo la catechesi, il Santo Padre ha rivolto un saluto in varie lingue ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica
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CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

San Giovanni Eudes e la formazione del clero

Cari fratelli e sorelle!

ricorre oggi la memoria liturgica di san Giovanni Eudes, apostolo infaticabile della devozione ai Sacri Cuori di Gesù e Maria, vissuto in Francia nel secolo XVII, un secolo segnato da contrapposti fenomeni religiosi e anche da gravi problemi politici. E’ il tempo della guerra dei Trent’anni, che ha devastato non solo gran parte del Centro Europa, ma ha devastato anche le anime. Mentre si andava diffondendo il disprezzo per la fede cristiana da parte di alcune correnti di pensiero allora dominanti, lo Spirito Santo suscitava un rinnovamento spirituale pieno di fervore, con personalità di alto rilievo come il de Bérulle, san Vincenzo de Paoli, san Luigi M. Grignon de Montfort e san Giovanni Eudes. Questa grande "scuola francese" di santità ebbe tra i suoi frutti anche san Giovanni Maria Vianney.
Per un misterioso disegno della Provvidenza, il mio venerato predecessore Pio XI proclamò santi insieme, il 31 maggio 1925, Giovanni Eudes e il Curato d’Ars, offrendo alla Chiesa e al mondo intero due straordinari esempi di santità sacerdotale.

Nel contesto dell’Anno Sacerdotale, mi è caro soffermarmi a sottolineare lo zelo apostolico di san Giovanni Eudes, particolarmente rivolto alla formazione del clero diocesano.
I santi sono la vera interpretazione della Sacra Scrittura. I santi hanno verificato, nell'esperienza della vita, la verità del Vangelo; così ci introducono nel conoscere e capire il Vangelo.

Il Concilio di Trento, nel 1563, aveva emanato norme per l'erezione dei seminari diocesani e per la formazione dei sacerdoti, in quanto il Concilio era ben consapevole che tutta la crisi della riforma era anche condizionata da un'insufficiente formazione dei sacerdoti, che non erano preparati per il sacerdozio in modo giusto, intellettualmente e spiritualmente, nel cuore e nell'anima. Questo nel 1563; ma siccome l'applicazione e la realizzazione delle norme tardavano sia in Germania, sia in Francia, san Giovanni Eudes vide le conseguenze di questa mancanza.

Mosso dalla lucida consapevolezza del grave bisogno di aiuto spirituale, in cui versavano le anime proprio a causa anche dell’inadeguatezza di gran parte del clero, il santo, che era un parroco, istituì una Congregazione dedita in maniera specifica alla formazione dei sacerdoti.

Nella città universitaria di Caen fondò il suo primo seminario, esperienza quanto mai apprezzata, che ben presto si allargò ad altre diocesi. Il cammino di santità, da lui percorso e proposto ai suoi discepoli, aveva come fondamento una solida fiducia nell’amore che Dio ha rivelato all’umanità nel Cuore sacerdotale di Cristo e nel Cuore materno di Maria. In quel tempo di crudeltà, di perdita di interiorità, egli si rivolse al cuore, per dire al cuore una parola dei Salmi molto ben interpretata da sant'Agostino. Voleva richiamare le persone, gli uomini e soprattutto i futuri sacerdoti al cuore, mostrando il cuore sacerdotale di Cristo e il cuore materno di Maria. Di questo amore del cuore di Cristo e di Maria ogni sacerdote deve essere testimone e apostolo. E qui arriviamo al nostro tempo.

Anche oggi si avverte la necessità che i sacerdoti testimonino l’infinita misericordia di Dio con una vita tutta "conquistata" dal Cristo, ed apprendano questo fin dagli anni della loro preparazione nei seminari.

Papa Giovanni Paolo II, dopo il Sinodo del 1990, ha emanato l’Esortazione apostolica Pastores dabo vobis nella quale riprende e aggiorna le norme del Concilio di Trento e sottolinea soprattutto la necessaria continuità tra il momento iniziale e quello permanente della formazione; questo per lui, per noi è un vero punto di partenza per un’autentica riforma della vita e dell’apostolato dei sacerdoti, ed è anche il punto nodale affinché la "nuova evangelizzazione" non sia semplicemente solo uno slogan attraente, ma si traduca in realtà.
Le fondamenta poste nella formazione seminaristica, costituiscono quell’insostituibile "humus spirituale" nel quale "imparare Cristo", lasciandosi progressivamente configurare a Lui, unico Sommo Sacerdote e Buon Pastore. Il tempo del Seminario va visto pertanto come l’attualizzazione del momento in cui il Signore Gesù, dopo aver chiamato gli apostoli e prima di mandarli a predicare, chiede loro di stare con Lui (cfr.Mc 3,14).
Quando san Marco racconta la vocazione dei dodici apostoli, ci dice che Gesù aveva un duplice scopo: il primo era che stessero con Lui, il secondo che fossero mandati a predicare. Ma andando sempre con Lui, realmente annunciano Cristo e portano la realtà del Vangelo al mondo.

Durante questo Anno Sacerdotale vi invito a pregare, cari fratelli e sorelle, per i sacerdoti e per quanti si preparano a ricevere il dono straordinario del Sacerdozio ministeriale.

A tutti rivolgo, e così concludo, l’esortazione di san Giovanni Eudes, che dice così ai sacerdoti: "Donatevi a Gesù, per entrare nell’immensità del suo grande Cuore, che contiene il Cuore della sua Santa Madre e di tutti i santi, e per perdervi in questo abisso di amore, di carità, di misericordia, di umiltà, di purezza, di pazienza, di sottomissione e di santità" (Coeur admirable, III, 2).

In questo senso cantiamo adesso insieme il Padre Nostro in latino.

SALUTI DEL SANTO PADRE NELLE DIVERSE LINGUE

Je suis heureux de vous saluer, chers amis de langue française, en ce jour où l’Église fait mémoire de saint Jean Eudes, qui fut un modèle de sainteté sacerdotale. Le chemin de sainteté qu’il suivit et qu’il proposa à ses disciples avait comme fondement une solide confiance en l’amour que Dieu a révélé à l’humanité dans le cœur sacerdotal du Christ et dans le cœur maternel de Marie. Je vous invite à prier pour que les prêtres d’aujourd’hui, à l’exemple de saint Jean Eudes, soient aussi des témoins ardents de cet amour à travers leur vie et leur ministère, afin que le Peuple de Dieu tout entier puisse en bénéficier. Avec ma Bénédiction Apostolique !

I offer a warm welcome to the English-speaking visitors present at today’s Audience, including the pilgrims from India and Nigeria. Our catechesis considers Saint John Eudes whose feast we celebrate today. He lived in seventeenth-century France which, notwithstanding considerable trials for the faith, produced many outstanding examples of spiritual courage and insight. Saint John Eudes’ particular contribution was the foundation of a religious congregation dedicated to the task of giving solid formation to the diocesan priesthood. He encouraged seminarians to grow in holiness and to trust in God’s love revealed to humanity in the priestly heart of Jesus and in the maternal heart of Mary. During this year let us pray in a special way for priests and seminarians that, inspired by today’s saint, they may spiritually "enter into the heart of Jesus", becoming men of true love, mercy, humility and patience, renewed in holiness and pastoral zeal. My dear Brothers and Sisters, upon you and your families I invoke God’s blessings of joy and peace!

Von Herzen heiße ich die Pilger und Besucher deutscher Sprache willkommen. Heute feiert die Kirche den Gedenktag des heiligen Johannes Eudes, einer großen Priestergestalt wie der Pfarrer von Ars, mit dem er zusammen im Jahre 1925 heiliggesprochen wurde. Johannes Eudes im 17. Jh. hatte erkannt, daß die geistliche Not der Menschen seiner Zeit zu einem guten Teil auf Unzulänglichkeiten in der Ausbildung und dann im Dienst der Priester zurückzuführen war. Sein ganzes Bemühen ging dahin, die geistliche Lebensführung der Priester zu verbessern, sie zu wahrhaft geistlichen Menschen zu machen. Der Weg der Heiligung - davon war er überzeugt - besteht in der vorbehaltlosen Antwort und Hingabe an die Liebe, die Gott der Menschheit im priesterlichen Herzen Jesu und im mütterlichen Herzen Marias offenbart. In diesem Sinn wollen wir alle Priester und uns selber dieser Herzensliebe unseres Herrn und seiner Mutter anvertrauen, damit auch durch uns Gottes Erbarmen in dieser Welt sichtbar wird. Der Heilige Geist stärke euch und begleite euch auf allen euren Wegen.

Saludo a los peregrinos de lengua española. En particular a la Parroquia de San Nicolás de la Villa de Córdoba. Celebramos hoy la fiesta de san Juan Eudes, apóstol incansable de la devoción a los Sagrados Corazones de Jesús y María y entregado totalmente a la formación del clero diocesano. La adecuada preparación del sacerdote es el punto de partida de una auténtica reforma de la vida y del apostolado de los presbíteros. Durante este Año Sacerdotal, os invito a rezar por los sacerdotes para que configurándose cada vez más con Cristo, Buen Pastor, sean testigos en el mundo de la infinita misericordia de Dios. Muchas gracias.

Amados peregrinos de língua portuguesa, nomeadamente os grupos de Mirandela e de São Paulo, agradeço a vossa presença com votos de que este encontro com o Sucessor de Pedro revigore, em todos vós, o fervor espiritual para assim testemunhardes, com as vossas vidas, a Mensagem Salvadora de Jesus Cristo. Sobre cada um de vós e vossas famílias desça a Minha Bênção.

Witam pielgrzymów polskich. Sierpień to czas żniw. Dziękujmy Bogu za dar chleba: za Eucharystię, pokarm dla duszy i za chleb powszedni, pokarm dla ciała. Niech Bóg błogosławi tegoroczne plony ziemi, i ludzi, którzy je w trudzie zbierają. Otwórzmy nasze serca, by dzielić się chlebem z potrzebującymi braćmi. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

[Il mese di agosto è il tempo della mietitura. Ringraziamo Dio per il dono del pane: sia per l’Eucaristia, il nutrimento dell’anima, sia per il pane quotidiano, nutrimento del corpo. Dio benedica il raccolto di quest’anno e quanti per esso faticano. Noi tutti apriamo i nostri cuori per dividere il pane con i fratelli bisognosi. Sia lodato Gesù Cristo.]

S velikom radošću pozdravljam sve hrvatske hodočasnike! Dragi prijatelji, kroz ovu godinu posebno molite u vašim obiteljima za vaše svećenike da budu vjerni nasljedovatelji našega Gospodina i za nova duhovna zvanja u vašem narodu! Hvaljen Isus i Marija!

[Con grande gioia saluto i pellegrini croati! Cari amici, particolarmente durante quest’anno, pregate nelle vostre famiglie per i vostri sacerdoti che siano fedeli imitatori del nostro Signore e per le nuove vocazioni sacerdotali dalla vostra nazione. Siano lodati Gesù e Maria!]

Rivolgo infine un saluto cordialissimo ai pellegrini di lingua italiana. Nel ringraziarvi per la vostra presenza, vi incoraggio a proseguire la vostra fedele testimonianza cristiana nella nostra società.

Con affetto saluto, infine, i giovani, i malati e gli sposi novelli. La mirabile figura di san Giovanni Eudes, a cui ho fatto cenno poc’anzi, aiuti ciascuno a progredire sempre più nell’amore di Dio, che dona pienezza di significato alla giovinezza, alla sofferenza e alla vita familiare.

Grazie a voi tutti per la vostra presenza. Il Signore vi benedica.

© Copyright 2009 - Libreria Editrice Vaticana

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