martedì 2 settembre 2008

Il Papa alla messa con i suoi ex allievi a Castel Gandolfo: "Abbiamo bisogno di un rinnovamento dello spirito"


Il Papa alla messa con i suoi ex allievi a Castel Gandolfo

Abbiamo bisogno di un rinnovamento dello spirito

Nella mattina di domenica 31 agosto, nella cappella del Centro Mariapoli, a Castel Gandolfo, il Papa ha celebrato la messa insieme con i suoi ex allievi del Ratzinger Schülerkreis. Benedetto XVI ha introdotto la celebrazione con alcune parole di saluto in tedesco.

Liebe Brüder und Schwestern!
Der hl. Paulus sagt uns heute in der Lesung, daß wir der Erneuerung des Geistes bedürfen, damit wir den Willen Gottes erkennen können. Diese Erneuerung können wir nicht machen, wir können sie uns nicht selber geben, wir müssen erneuert werden. Diese Erneuerung ist Tod und Auferstehung. Sie kam nur geschehen in der Neuheit, die Gott selbst gewirkt hat, im Uns-Verlieren in Christus hinein, der uns in der heiligen Eucharistie an sich zieht und uns mit der Taufe in seinen Tod und seine Auferstehung hineingenommen hat. So wird von diesem Paulustext heute auch verständlich, was der Herr im Evangelium sagt, daß wir nur das Kreuz annehmen und ihm nachfolgen können. Dies ist keine kleinliche Aszese, sondern es ist von einer Neuheit die Rede, die wir nur empfangen können in der Gemeinschaft mit seinem Tod und seiner Auferstehung.
Wir wollen zu Beginn dieser heiligen Messe den Herrn bitten, daß er all das Alte, das in uns ist, von uns nehme, daß er unsere alte Selbstverschlossenheit und Selbstzufriedenheit aufbreche, daß er uns neu mache.

Pubblichiamo di seguito una nostra traduzione italiana delle parole del Papa.

Cari fratelli e sorelle,

Nella lettura odierna, san Paolo ci dice che abbiamo bisogno di un rinnovamento dello spirito per poter riconoscere la volontà di Dio. Questo rinnovamento non lo possiamo realizzare noi, non possiamo darcelo da noi stessi, ma dobbiamo essere rinnovati. Questo rinnovamento è la morte e la risurrezione. Può avvenire solo nella novità operata da Dio stesso, nel perderci in Cristo, che ci attrae a sé nella Santa Eucaristia e che attraverso il battesimo ci ha resi partecipi della sua morte e della sua risurrezione. Così, a partire da questo testo di Paolo, oggi si rende comprensibile anche ciò che il Signore dice nel Vangelo, ossia che possiamo solo prendere la croce e seguirlo. Non si tratta di un'ascesi limitata, ma si parla di una novità che possiamo ricevere solo nella comunione con la sua morte e la sua risurrezione.
All'inizio di questa Santa Messa desideriamo pregare il Signore perché porti via tutto il vecchio che è in noi, perché infranga la nostra vecchia chiusura in noi stessi e la nostra autosufficienza, perché ci renda nuovi.

© Copyright 2008 - Libreria Editrice Vaticana

(©L'Osservatore Romano - 1-2 settembre 2008)

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