domenica 27 aprile 2008

Il Papa ai giovani dell'Île-de-France riuniti a Lourdes: "Come Maria lasciatevi guidare per fare qualcosa di grande"


Lettera del Papa ai giovani dell'Île-de-France riuniti a Lourdes per il centenario del "Frat"

Come Maria lasciatevi guidare per fare qualcosa di grande

Per il centenario del "Frat", il Papa ha inviato una lettera al cardinale André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi e presidente della Conferenza dei vescovi di Francia, rivolta ai giovani riuniti a Lourdes. Il "Frat", abbreviazione di "Fraternel", è un pellegrinaggio organizzato dalle diocesi dell'Île-de-France e dedicato ai ragazzi dai 13 ai 17 anni. Si raduna ogni anno alternativamente a Jambville, vicino a Parigi, e a Lourdes.

Qui di seguito pubblichiamo una nostra traduzione italiana della lettera del Papa.

A Sua Eminenza il Cardinale
André VINGT-TROIS
Arcivescovo di Parigi
Presidente della Conferenza
dei Vescovi di Francia
Per i giovani riuniti a Lourdes,
dal 22 al 27 aprile, in occasione del centenario del "Frat",
organizzato dalle diocesi dell'Île-de-France
.

Cari giovani,

raggiungendo la città mariana di Lourdes, in questo anno giubilare in cui si celebra il 150º anniversario delle apparizioni della Vergine Maria alla giovane Bernadette, partecipate all'azione di rendimento di grazie di tutta la Chiesa per il messaggio che la Vergine ha affidato a Bernadette. Con parole semplici, la Madre di Cristo ha indicato la via del rinnovamento spirituale attraverso la chiamata alla conversione e all'amore per la Chiesa.

In questo luogo la Vergine è venuta a visitare Bernadette. Nel corso del vostro pellegrinaggio a Lourdes, ricevete questa visita di Maria che vi affida oggi le parole dette dall'angelo da parte del Signore: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio" (Luca 1, 30).

In effetti, mediante la sua grazia, Cristo vi rende degni della sua fiducia e desidera che possiate realizzare i vostri sogni più nobili e più alti di autentica felicità. Questa felicità è innanzitutto un dono di Dio, che si riceve seguendo i cammini inattesi della sua volontà. Tali cammini sono esigenti ma sono anche fonte di gioia profonda. Guardate Maria: invitata a seguire un cammino sorprendente e sconcertante, la sua disponibilità la rende partecipe di una gioia che tutte le generazioni canteranno. È il segreto che confida a Elisabetta, sua cugina, quando va a visitarla e servirla: "L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva... Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente" (Luca 1, 47-48). Anche voi accettate di lasciarvi guidare affinché il Signore faccia qualcosa di grande con la vostra umile vita.
È il nostro "sì" a Dio che fa sgorgare la fonte della vera felicità: questo "sì" libera l'io da tutto ciò che lo rinchiude in se stesso. Fa entrare la povertà della nostra vita nella ricchezza e nella forza del progetto di Dio, senza tuttavia ostacolare la nostra libertà e la nostra responsabilità. Apre il nostro cuore ristretto alle dimensioni della carità divina, che sono universali. Conforma la nostra vita alla vita stessa di Cristo, che ci ha segnati durante il nostro Battesimo.
Cari giovani, vi incoraggio, in questi giorni, a celebrare con entusiasmo la gioia di credere, di amare e di sperare in Cristo, e a percorrere con fiducia il cammino d'iniziazione che vi viene proposto. Vi invito, in particolare, ad ascoltare con attenzione la testimonianza di quanti hanno più esperienza di voi nella fede e a imparare ad accogliere, nel silenzio e nella meditazione, la Parola di Dio, affinché essa possa modellare il vostro cuore e recare in voi frutti generosi.

In effetti, a ognuno di voi il Signore ha qualcosa di particolare da dire. Non abbiate paura di ascoltarlo. In questo spirito il "Frat" è anche un tempo privilegiato per lasciarsi interrogare da Cristo: "Cosa vuoi fare della tua vita?".

Quanti fra voi sentono la chiamata a seguirlo nel sacerdozio o nella vita consacrata, sull'esempio di numerosi giovani che hanno partecipato al "Frat", accettino l'invito del Signore, per mettersi totalmente al servizio della Chiesa, in una vita completamente donata per il Regno dei Cieli. Non verranno delusi.
Desidero infine rendere grazie al Signore per tutte le persone, sacerdoti, religiosi, religiose e laici che, formando un'immensa catena, hanno contribuito per un secolo a fare di questo pellegrinaggio un momento importante nella vita di un gran numero di giovani cristiani.
Cari giovani, affido ognuno di voi all'intercessione materna di Nostra Signora di Lourdes e di santa Bernadette. A voi giovani, ai vescovi che sono i pastori delle vostre diocesi dell'Île-de-France, ai vostri cappellani, ai laici, che vi accompagnano e che rendono testimonianza con gioia e semplicità della loro fede fra di voi, imparto di tutto cuore la Benedizione Apostolica.
Dal Vaticano, 12 aprile 2008.

BENEDETTO PP. XVI

© Copyright 2008 - Libreria Editrice Vaticana

(©L'Osservatore Romano - 27 aprile 2008)

Nessun commento: