giovedì 11 ottobre 2007

Il Papa all'ambasciatore sudcoreano: bene il dialogo fra le due Coree. Distruggere gli embrioni non promuove la salute!


BENEDETTO XVI ACCOGLIE CON FAVORE DISTENSIONE TRA DUE COREE
Nucleare, negoziati portino a stop di "spaventosi potenziali"

Città del Vaticano, 11 ott. (Apcom) - Il Papa accoglie con favore il dialogo avviato di recente tra i rappresentanti della Corea del sud e della Corea del nord. L'occasione è l'udienza riservata questa mattina al nuovo ambasciatore sudcoreano presso la Santa Sede, Ji-Young Francesco Kim.
"La comunità internazionale gioisce con i cittadini del suo paese nella loro intensificata aspirazione per una nuova pace nella penisola coreana e nella regione", ha detto Benedetto XVI. "Colgo questa opportunità per ribadire il sostegno della Santa Sede per ogni iniziativa che punti ad una sincera e duratura riconciliazione, ponendo fine all'inimicizia e a contenziosi irrisolti. Il progresso genuino è fondato sull'onestà e la fiducia", ha aggiunto.
Il Papa ha poi fatto riferimento alle dichiarate intenzioni della Corea del Nord di sospendere il proprio programma nucleare quando ha affermato che "ogni nazione ha la responsabilità di garantire un mondo più stabile e sicuro. E' mio desiderio ardente - ha aggiunto - che l'attuale partecipazione di vari paesi coinvolti nel processo negoziale porterà ad una cessazione dei programmi che intendono sviluppare e produrre armi con spaventosi potenziali di indicibile distruzione".


PAPA: DISTRUGGERE EMBRIONI UMANI NON PROMUOVE SALUTE
Ricevendo il nuovo ambasciatore della Corea del sud

Città del Vaticano, 11 ott. (Apcom) - Benedetto XVI torna a denunciare la "distruzione degli embrioni umani" e a chiedere di considerare le "profonde implicazioni etiche e sociali" della ricerca scientifica. L'occasione è l'udienza riservata questa mattina al nuovo ambasciatore della Corea del Sud presso la Santa Sede, Ji-Young Francesco Kim.

"La distruzione di embrioni umani, per acquistare cellule staminali o per ogni altro proposito, contraddice la presunta intenzione di promuovere la salute umana avanzata dei ricercatori, dei legislatori e dei responsabili della sanità pubblica", ha detto Benedetto XVI. In Corea del sud sono stati condotti, nei mesi scorsi, alcuni controversi esperimenti sulle cellule staminali embrionali.

"Il suo paese - ha detto il Papa al nuovo ambasciatore sudcoreano - ha raggiunto notevoli successi nella ricerca scientifica e nello sviluppo scientifico. Tra di essi prominenti sono i progressi nel campo della biotecnologia con il potenziale di curare e trattare malattie così come di migliorare la qualità di vita nel suo paese e altrove".

Per il Papa, però, "le scoperte in questi campi invitano l'uomo ad una più profonda consapevolezza della pesante responsabilità che emerge nella loro applicazione. L'uso che la società intende fare della scienza biomedica deve essere costantemente commisurato a standard etici robusti e stabili. Il più importante tra di essi è la dignità della vita umana, per la quale in nessuna circostanza un essere umano può essere manipolato o trattato come mero strumento di sperimentazione".

Il Papa ha peraltro sottolineato che "la Chiesa non esita ad approvare e incoraggiare la ricerca sulle cellule staminali somatiche". "Prego che la intrinseca sensibilità morale del popolo coreano", ha detto all'ambasciatore Ji-Young Francesco Kim, "così come è stato messa in evidenza dal rifiuto della clonazione umana e delle procedure correlate, aiuterà ad orientare la comunità internazionale per approfondire le implicazioni etiche e scientifiche della ricerca e del suo utilizzo".
Nel discorso indirizzato all'ambasciatorte sudcoreano, Benedetto XVI non ha mancato di menzionare il tema del relativismo ("Purtroppo nel nostro odierno mondo pluralista alcuni mettono in dubbio o addirittura negano l'importanza della verità") e la questione delle scuole cattoliche: "Sta ai governi garantire ai genitori l'opportunità di mandare i loro figli alle scuole religiose, facilitando la creazione e il finanziamento di questi istituti".


PRESIDENTE SUDCOREA INVITA IL PAPA DOPO COLLOQUI CON NORDCOREA
Oggi il nuovo ambasciatore ha ribadito l'auspicio

Città del Vaticano, 11 ott. (Apcom) - Il presidente della Corea del sud, Roh Moo-hyun, ha invitato il Papa a visitare il paese asiatico "nel prossimo futuro": lo ha ribadito il nuovo ambasciatore sudcoreano presso la Santa Sede, che ha presentato oggi le lettere credenziali a Benedetto XVI.
"Farò del mio meglio per realizzare nel prossimo futuro la visita di Sua Santità in Corea in base alla sua disponibilità", ha detto al Papa l'ambasciatore Ji-Young Francesco Kim.
"Credo fermamente - ha aggiunto il rappresentante diplomatico sudcoreano - che la visita di Sua Santità costituirà uno spartiacque nell'aprire un nuovo capitolo della storia coreana; una storia - ha aggiunto in trasparente riferimento ai pourparlers conciliatori tra Corea del Nord e Corea del Sud - di genuino perdono e coperazione, un'iniziativa per sradicare i sentimenti di sfiducia e conflitto che hanno gettato un'ombra sul mio popolo per oltre mezzo secolo".
Il presidente Roh aveva già invitato Papa Ratzinger in occasione dell'udienza a lui concessa a febbraio.

Clicca qui per leggere il testo del discorso del Papa all'ambasciatore sudcoreano (in inglese)

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